Parola al barista

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In questo articolo le illustriamo i vari modi di servire il whisky, gli stili esistenti e le loro caratteristiche e quali bicchieri usare per tirare fuori il meglio da ogni distillato.

Stili, servizio e bicchieri funzionali

In fatto di varietà il whisky non ha rivali: il celebre distillato si può infatti gustare liscio, con acqua o ghiaccio e in tantissimi cocktail. E non è finita qui: esistono tantissimi stili di whisky e numerosi bicchieri per gustarlo, ognuno dei quali è ideale per un particolare stile di servizio. Vuole saperne di più sul whisky e portare la sua esperienza di degustazione a un altro livello?

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Come servire il whisky

Liscio

A volte non c’è niente di meglio della semplicità per gustarsi un buon whisky. Questo stile si rivela il migliore per i whisky con aromi e sapori complessi da analizzare e gustare. Quando si sorseggia un pregiato whisky liscio, l’ideale è prendersi un attimo per sentire il suo profumo, consentendo ai sensi di percepirne le caratteristiche prima di passare a sorseggiare il distillato per assaporarne appieno il gusto.

Come servire il whisky

Con acqua o ghiaccio

Servire il whisky con un po’ d’acqua o del ghiaccio può alterare il drink in diversi modi.

  • L’aggiunta di acqua riduce l’intensità del whisky diluendo l’alcol, pur consentendo di apprezzarne comunque gli aromi. L’acqua può anche provocare il rilascio e lo sviluppo di composti aromatici nel whisky, aiutandolo a esprimere meglio le sue qualità.
  • Servire un whisky raffreddato con ghiaccio ne smorza l’asprezza, permettendo di sorseggiarlo più facilmente. L’aggiunta di ghiaccio può anche attenuare alcuni dei suoi sapori e aromi, ma il suo effetto rinfrescante per alcuni è semplicemente irresistibile.
  • Anche il ghiaccio dopo un po’ si scioglie nel whisky, diluendolo gradualmente e modificando l’esperienza degustativa.
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Come servire il whisky

In un cocktail

Il whisky viene utilizzato in alcuni dei cocktail classici più amati al mondo, come l’Old Fashioned, il Manhattan, il Whiskey Sour e molti altri. I cocktail classici a base di whisky sono diventati popolari all’inizio e alla metà del 20° secolo, per poi passare in secondo piano nella seconda metà del ‘900, quando i cocktail tiki e i drink da discoteca hanno conquistato la scena. Ma a partire dagli anni ‘90 i cocktail classici sono tornati alla ribalta: una bella notizia per tutti i drink classici a base di whisky, la cui popolarità è rimasta immutata fino ad oggi.

Parola al barista

Tipi di whisky

Data la grande popolarità di questo distillato in tutto il mondo, ne esistono vari tipi da provare: ogni stile ha qualità particolari e può essere apprezzato in maniera diversa. Per scegliere il Suo stile preferito basta capire quale si adatta meglio alle Sue preferenze e al Suo stile di consumo. Ecco alcuni degli stili di whisky più noti al mondo.

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Scotch

Lo scotch è probabilmente lo stile di whisky più conosciuto al mondo. Prodotto in varie aree della Scozia, lo scotch whisky si presenta in diverse forme, tra cui single-malt, blended e single-grain.

Lo scotch ha una ricchezza e una morbidezza tipiche, con classiche note tra cui vaniglia, malto, legno, torba e miele. Tuttavia, le sue caratteristiche variano considerevolmente a seconda delle regioni e delle distillerie e quindi è necessario fare molte degustazioni prima di farsi un’idea di quanto siano eterogenee le qualità di questo distillato.

Il modo migliore per gustarlo dipende soprattutto dal tipo di scotch. Lo scotch single-malt di solito si sorseggia liscio o con una spruzzata d’acqua, mentre i whisky blended o single-grain vengono spesso gustati lisci, con ghiaccio o nei cocktail e sono quindi una scelta ideale per chi ama la varietà.

Tipi di whisky

Bourbon

Il Bourbon, nato nel Kentucky nel 19° secolo, è lo stile più popolare negli Stati Uniti e deve il suo nome alla dinastia francese dei Bourbon.

Essendo prodotto con almeno il 51% di mais, il Bourbon ha un gusto morbido e leggermente dolce, mentre l’invecchiamento in botte conferisce a molti bourbon note di caramello, toffee e vaniglia. Tra gli aromi che il Bourbon può presentare vi sono anche fumo, mela e spezie come pepe o cannella, anche se le note speziate in realtà sono più comunemente associate a un altro whisky americano di cui parleremo tra poco.

Per quanto riguarda le modalità di consumo, il Bourbon è notoriamente versatile: lo si può gustare liscio, con ghiaccio o in un cocktail. Il Bourbon è spesso usato come base per vari cocktail classici, come l’Old Fashioned o il Whiskey Sour. Quindi, se gradisce drink di questo genere, il Bourbon potrebbe rivelarsi il Suo whisky preferito.

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Whisky giapponese

Il whisky giapponese ha un processo di produzione molto simile a quello dello scotch, il che non sorprende se si pensa che gli inventori di questo distillato furono ispirati proprio da una visita in Scozia all’inizio del 1900. Ma non si tratta di una semplice imitazione: negli ultimi anni, un numero crescente di whisky giapponesi è stato accolto con favore dalla critica e numerose bottiglie hanno vinto premi a livello mondiale.

Visto il processo di distillazione simile a quello dello scotch, il whisky giapponese tende a essere più secco e affumicato rispetto a un bourbon americano e spesso presenta aromi fruttati. Il processo di doppia distillazione (o distillazione multipla) del whisky giapponese gli conferisce anche una certa setosità in bocca, con una consistenza vellutata e morbida al palato. Come lo scotch, il whisky giapponese può presentare notevoli differenze da una distilleria all’altra, spaziando da un color oro paglierino chiaro a tonalità ambrate intense e da sapori leggeri e delicati a ricchi e caramellati.

Vista la sua somiglianza con lo scotch, anche il whisky giapponese è buonissimo da gustare liscio o con un po’ d’acqua. Detto questo, il modo più comune di berlo è in un bicchiere highball con l’aggiunta di acqua frizzante. Da tempo i drink highball sono popolari in Giappone per via del clima caldo e umido in estate, e l’aggiunta di soda al whisky rende l’esperienza degustativa ancora più rinfrescante. Ecco perché questo è il modo per eccellenza di gustare il whisky nel Paese del Sol levante.

Tipi di whisky

Rye

Il Rye whisky è prodotto in modo simile al bourbon, ma con la segale come cereale principale invece del mais. Il whisky di segale è stato il primo stile ad emergere negli USA, dove si è affermato negli Stati del nord-est alla fine del 18° e nel 19° secolo, per poi perdere importanza nel ‘900. Non bisogna però confondere il Rye con il rye whisky canadese; qualsiasi whisky prodotto in Canada può infatti essere chiamato Rye anche se non è a base di segale.

Essendo prodotto con almeno il 51% di segale, il Rye ha un profilo speziato distintivo. Tra le spezie che si ritrovano spesso nei whisky di segale vi sono pepe nero, cannella, chiodi di garofano e altre spezie da forno, che conferiscono a questo stile un carattere audace e deciso.

Molti cocktail a base di whisky solitamente associati al bourbon possono essere preparati anche con il Rye, buono a sapersi se si preferiscono drink dal profilo leggermente più speziato. Infatti, molti cocktail a base di whisky come l’Old Fashioned e il Manhattan all’inizio si preparavano proprio con il Rye, mentre il Bourbon è diventato l’ingrediente più comune solo quando ha scalzato il whisky di segale in termini di popolarità.

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Whisky irlandese

Il whisky irlandese, menzionato per la prima volta nel 1405, è lo stile più antico di quest’elenco. Dopo aver perso popolarità nel corso del ‘900 quando altri tipi di whisky hanno preso piede, negli ultimi anni sta tornando alla ribalta.

Il whisky irlandese è associato a sapori leggeri e fruttati, mentre il requisito di venire invecchiato in botte per almeno tre anni gli conferisce le classiche note di rovere e caramello generalmente associate al whisky. Di solito viene gustato liscio, con un po’ di ghiaccio o una spruzzata d’acqua, ma può anche essere mescolato con caffè o ginger beer dando vita a un Irish coffee o a un ginger whiskey.

Vari bicchieri Riedel

Il bicchiere giusto per ogni whisky

Il bicchiere giusto per il whisky dipende da come lo si serve, ed è per questo che ce ne sono così tanti tipi. Per fortuna, scegliere il bicchiere migliore è abbastanza semplice se si sa per quale motivo ogni bicchiere è stato concepito in un certo modo.